domenica 26 giugno 2011

WOOLF, UNA STANZA TUTTA PER SE'

una riflessione sulla letteratura femminile....
Il romanzo si intitola "Una stanza tutta per sè" e l'autrice è Virginia Woolf (1882-1941).

".. In quegli stessi anni, nell'altro estremo dell'Europa, c'era un giovane il quale conviveva liberamente con questa zingara o con quella nobildonna, che andava alla guerra; che senza costrizioni nè censure raccoglieva tutta quella svariata esperienza della vita umana di cui poi si sarebbe così splendidamente avvalso, quando cominciò a scrivere i suoi romanzi. Se Tolstoj fosse stato costretto a vivere in un presbiterio, oppure rinchiuso in una casa con una signora sposata e "tagliato fuori da ciò che si chiama il mondo", per quanto edificante fosse la sua lezione morale, difficilmente avrebbe potuto, pensavo, scrivere Guerra e pace".

Virginia Woolf, "Una stanza tutta per sè".

mercoledì 22 giugno 2011

SE, KIPLING

SE...

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

(Rudyard Kipling)                      

lunedì 20 giugno 2011

SANDER AUGUSTE

Fotografia di Auguste Sander(1876-1964)

DE ANDRE'


"La guerra è dappertutto, Marcondiro'dera
la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?
Ci penseranno gli uomini, le bestie i fiori
i boschi le stagioni con i mille colori."

"Girotondo"
Fabrizio De Andrè

WALDEN, THOREAU

"E' solo avendo un punto fisso e matematico che si può essere saggi, come il marinaio, o lo schiavo fuggiasco che fissa sempre la stella polare; ma ciò è una guida sufficiente per tutta la vita. Potremo non arrivare in porto nel tempo stabilito, ma seguiremo il vero cammino"

"un uomo è ricco in proporzione al numero di cose delle quali può fare a meno"

"Andai nei boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e pernon scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici; se si fosse rivelata meschina, volevo trarne tutta la genuina meschinità, e mostrarne al mondo la bassezza; se invece fosse apparsa sublime, volevo conoscerla con l'esperienza, e poterne dare un vero ragguaglionella mia prossima disgressione."

"Walden"
Thoreau.


lunedì 13 giugno 2011

IL RICHIAMO DELLA FORESTA, LONDON

'Vi è un'estasi che segna la sommità della vita e oltre la quale la vita non può levarsi. E il paradosso dell'esistenza è tale, che quest'estasi viene quando si è più vivi, e si presenta come un come un completo oblio di vivere. Questa estasi, questa felice dimenticanza, aggredisce l'artista, lo trae fuori di sè, avvolto dalle fiamme; aggredisce il soldato, spingendolo folle nella lotta senza quartiere'
'Il richiamo della foresta', London.

MANOLETE FILM

'Non importa quello che fai in un giorno buono, ma quello che fai in uno cattivo'
Manolete

giovedì 9 giugno 2011

ERRI DE LUCA

'Valevo uno, che è il numero assegnato a ogni vita, senza garanzia di conservarlo. Poteva andare a zero tutti i giorni, dovevo guadagnarmi la durata.'
Il giorno prima della felicità, Erri De Luca.

PESSOA FERNANDO, LA POESIA

La poesia

Nella mia mente è sopita una poesia
che esprimerà la mia anima intera.
La sento vaga come il suono e il vento
eppure scolpita in piena chiarezza.

Non ha strofa, verso nè parola.
Non è neppure come la sogno.
E' un mero sentimento, indefinito,
una felice bruma intorno al pensiero.

Giorno e notte nel mio mistero
la sogno, la leggo e riprovo a sillabarla,
e sempre la parola precisa è sul bordo di me stesso
come per librarsi nella sua vaga compiutezza.

So che non sarà mai scritta.
So che non so cosa sia.
Ma sono contento di sognarla,
e una falsa felicità, benchè falsa, è felicità.

Fernando Pessoa

PICASSO

'Che cosa c'è di più pericoloso dell'essere capiti? Tanto più che ciò non esiste. Succede sempre di venire capiti in modo sbagliato. Uno crede di non essere solo, e in realtà lo si è ancora di più'
Picasso.
Donna che piange (1937), Picasso.

mercoledì 8 giugno 2011

SIESTA, JORGE LUIS BORGES

SIESTA

Moltitudini di sole
assediano la casa
e il tempo intimorito si trattiene
di là dalle persiane
verdi come canneti.
Al margine di tutto
troviamo il nostro corpo
come un'inutile postilla
fin quando le campane traboccanti
rovesciano la sera
e umiliato il cielo s'inginocchia
e noi indossiamo previsti paesaggi.

Jorge Luis Borges

ERICH LESSING A KLAGENFURT

Questa fotografia, scattata a Budapest nel 1956 dal fotografo austriaco Erich Lessing, è stata esposta, insieme a molte altre vere e proprie opere d'arte, presso la Stadtgalerie di Klagenfurt in Austria dall'11 marzo al 29 maggio 2011.

LENTAMENTE MUORE, NERUDA

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità."

Pablo Neruda

martedì 7 giugno 2011

TAMARA DE LEMPICKA A ROMA

Dall'11 marzo al 10 luglio 2011, presso il Complesso del Vittoriano a Roma, si tiene la mostra dell'artista polacca del '900, Tamara De Lempicka, che raccoglie ben 80 dei suoi dipinti e 40 dei suoi disegni.
I corpi scultorei delle figure femminili, i colori smaglianti e la possibilità di ammirare l'intero percorso di quest'artista eccezionale dai primi anni Venti alla fine degli anni Cinquanta, rendono quest'evento imperdibile.