giovedì 29 dicembre 2011

BLOW

Dio santo!... com'è irrimediabilemente cambiata la mia vita. É sempre l'ultimo giorno d'estate e io sono rimasto fuori al freddo senza una porta per rientrare. Lo ammetto ho avuto una buona dose di momenti intensi! Molti fanno grandi progetti e intato la vita gli sfugge dalle mani. Nel corso della mia esistenza ho lasciato brandelli di cuore qui e la. E ormai non me ne è rimasto abbastanza per tenermi in vita, ma mi sforzo di sorridere sapendo che la mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento. Ormai non trovo più cavalli bianchi o belle donne alla mia porta.

         dal film Blow di Ted Demme.

mercoledì 21 dicembre 2011

MIDNIGHT IN PARIS

"....compito dell'artista..non soccombere nella disperazione..ma trovare un antidoto per la futilità dell'esistenza...."

dal film Midnight in Paris di Woody Allen.

martedì 20 dicembre 2011

SCIASCIA

"La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c'è più nè sole nè luna, c'è la verità."

da Il giorno della civetta di Sciascia

mercoledì 14 dicembre 2011

FITZGERALD

Non possiamo permettere che un evento inevitabile come la morte ci impedisca di godere della vita finchè siamo al mondo.

da Il diamante grosso come il Ritz di Fitzgerald

sabato 3 dicembre 2011

YOURCENAR, ALEXIS

"...soffrivo della mancanza di solitudine e della mancanza di musica. Per tutta la mia vita, musica e solitudine hanno avuto per me la funzione di calmanti..."

da Alexis (1929) di Marguerite Yourcenar...

ZUCCHERO, COSI' CELESTE

COSI' CELESTE
 
Un altro sole, quando viene sera
Sta colorando l'anima mia
Potrebbe essere, di chi spera
Ma nel mio cuore è solo mia!
E mi fa piangere e sospirare
così celeste, she's my baby!

E mi fa ridere, bestemmiare
e brucia il fuoco, she's my baby!

Gli occhi si allagano, e la ninfea
galleggia in fiore, che maggio sia

e per amarti meglio, amore mio
figliamo rose, lo voglio anch'io

E mi fa vivere, e accende il giorno
così celeste, she's my baby

Come un pianeta che mi gira intorno
e brucia il fuoco she's my baby

Lei lo fa come avesse sete
Oh I don't know
Sulla mia pelle
lieve come neve!

E mi fa piangere e sospirare
così celeste, she's my baby

e mi fa ridere, bestemmiare
e brucia il fuoco, she's my baby

Lei mi fa vivere e accende il giorno
così celeste, she's my baby
come un pianeta che mi gira intorno
e brucia il fuoco, she's my baby

Potrebbe essere, di chi spera
Ma nel mio cuore,…è mia!
 
 
di Zucchero..
ricordando il meraviglioso concerto di giovedì scorso, 1 dicembre 2011, al 105 Stadium di Rimini!!!

mercoledì 30 novembre 2011

GARCIA LORCA. TERRA.

TERRA

Camminiamo
sopra uno specchio
senza mercurio,
sopra un cristallo senza nuvole.
Se gli iris nascessero
al contrario.
Se le rose nascessero
al contrario.
Se tutte le radici
guardassero le stelle
e il morto non chiudesse gli occhi,
saremmo come cigni.

di Federico Garcia Lorca.

lunedì 28 novembre 2011

BORGES

La luminosa turba di un tramonto
ha esaltato la strada,
la strada aperta come un vasto sogno
verso qualsiasi sorte.
La limpida albereta
perde l'ultimo uccello, l'ultimo oro
La mano lacera di un mendicante
accresce la tristezza della sera.

Il silenzio che abita gli specchi
ha forzato il suo carcere.
L'oscurità è il sangue
delle cose ferite.
Nell'incerto tramonto
la sera mutilata
fu solo qualche povero colore.

da Fervore di Buenos Aires di Jorge Luis Borges.

giovedì 17 novembre 2011

ROTH. L'ANIMALE MORENTE

"O uno impone le sue idee o se le vedrà imporre. Volenti o nolenti, questa è la situazione. Ci sono sempre delle forze contrapposte, e così, se non si ha una sfrenata passione per la subordinazione, si è sempre in guerra."


L'animale morente. Philip Roth

martedì 8 novembre 2011

DUE STRADE

"Due strade trovai nel bosco, io scelsi quella meno battuta ed è per questo che sono diverso."

Robert Frost.

lunedì 24 ottobre 2011

FIGHT CLUB

"LE COSE CHE POSSIEDI FINISCONO PER POSSEDERTI"

"Quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto?"

"La pubblicità ci mette nell'invidiabile posizione di desiderare auto e vestiti, ma soprattutto possiamo ammazzarci in lavori che odiamo per poterci comprare idiozie che non servono affatto"

Tratte dal film Fight Club diretto da David Fincher e tratto dal romanzo di Chuck Palahniuk.

martedì 18 ottobre 2011

LA BREVITA' DELLA VITA. SENECA

"..ognuno brucia la sua vita e soffre per il desiderio del futuro, per il disgusto del presente. Ma chi sfrutta per sè ogni ora, chi gestisce tutti i giorni come una vita, non desidera il domani nè lo teme.."

"..se ne va dunque la loro vita in un abisso, e come non serve a nulla cercare di riempire un vaso, se manca un fondo che riceva o tenga quello che ci metti, così non ha importanza la quantità del tempo concessa, se non c'è dove si depositi: passa attraverso animi lesionati e bucati.."

"..non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto.."

Seneca, La brevità della vita.

martedì 4 ottobre 2011

IMAGINE. JOHN LENNON

Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...

Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one


mercoledì 14 settembre 2011

IL DESERTO DEI TARTARI. DINO BUZZATI

"Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c'è proprio bisogno d'affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna, e fa cenno indicando l'orizzonte con sorrisi di intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un giorno arriveranno.
[..]
Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno. Allora si sente che qualche cosa è cambiato, il sole non è più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè, non si fa tempo a fissarlo che già precipita verso il confine dell'orizzonte, ci si accorge che le nubi non ristagnano più nei golfi azzurri del cielo ma fuggono accavallandosi l'una sull'altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovrà pur finire"

da Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati.

domenica 28 agosto 2011

FRANZ MARC


il toro (1911)

                                      
                                          ragazza con gatto II (1912)

Franz Marc (1880-1916). Pittore espressionista.

Cosa trasmettono i suoi quadri?

giovedì 25 agosto 2011

SAUL LEITER

Joanna, 1947 ca.

La neve, 1960 ca.

Harlem, 1960 ca.


Fotografie di Saul Leiter (nato nel 1923 a Pittsburgh).

domenica 14 agosto 2011

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE. P.F.M.

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE

Quante gocce di rugiada intorno a me
cerco il sole, ma non c'è.
Dorme ancora la campagna, forse no,
è sveglia, mi guarda, non so.
Già l'odor di terra, odor di grano
sale adagio verso me,
e la vita nel mio petto batte piano,
respiro la nebbia, penso a te.
Quanto verde tutto intorno, e ancor più in là
sembra quasi un mare d'erba,
e leggero il mio pensiero vola e va
ho quasi paura che si perda...
Un cavallo tende il collo verso il prato
resta fermo come me.
Faccio un passo, lui mi vede, è già fuggito
respiro la nebbia, penso a te.
No, cosa sono adesso non lo so,
sono un uomo, un uomo in cerca di se stesso.
No, cosa sono adesso non lo so,
sono solo, solo il suono del mio passo.
e intanto il sole tra la nebbia filtra già
il giorno come sempre sarà.

P.F.M.

sabato 13 agosto 2011

MATISSE


La musica (1939)


                                                              Natura morta con arance (1913)



"Il mio obiettivo è un'arte equilibrata e pura; un'arte che non inquieti e turbi. Desidero che l'uomo stanco, oberato e sfinito ritrovi davanti ai miei quadri la pace e la tranquillità".

Henri Matisse (1869-1954).

CARMEN YANEZ. NUDO.

NUDO

Qualcuno deve aver picchiato
questa sera di prudente domenica,
qualcuno invisibile nelle lettere d'autunno.
Parole dissotterrano il mio dolore.
Piccola bara fragile ne cela l'elemento.
Aprirla, arieggiare l'anima
denudarmi davani agli altari, sfidare,
amare questo dolore tanto dignitoso.

Il ghiaccio si avvcina
ferisce i legni.
S'avverte il suo lamento d'intima trama.
Solo le pietre non si alterano.

Cosa farò del mio dolore?
Lo bacio, lo spremo, accarezzo
la sua choioma amorosa, mi abbandono
e trabocco

Cosa ci faccio per tutta la vita?
Lo custodisco, lo sotterro
Lo incasso o lo respingo?
lo lancio nella gola dell'inverno?
Lo lascio in pace perchè concepisca
il rancore?


da Terra di mele di Carmen Yanez (nata a Santiago del Cile nel 1952).

IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON

"Per quello che vale non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi; puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo.. possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita, e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero".

Citazione tratta dal film "Il curioso caso di Benjamin Button" (USA 2008) di David Fincher.

LOST FOR WORDS. PINK FLOYD.

LOST FOR WORDS
I was spending my time in the doldrums
I was caught in a cauldron of hate
I felt persecuted and paralysed
I thought that everything else would just wait

While you are wasting your time on your enemies
Engulfed in a fever of spite
Beyond your tunnel vision reality fades
Like shadows into the night

To martyr yourself to caution
Is not going to help at all
because ther'll be no safety in numbers
When the right one walks out of the door

Can you see your days blighted by darkness?
Is it true you beat your fists on the floor?
Stuck in a world of isolation
While the ivy grows over the door

So I open my door to my enemies
And I ask could we wipe the slate clean
But they tell me to please go fuck myself
You know you just can't win
Tratto dall'album The Division Bell (1994) dei Pink Floyd


HERBERT LIST FOTOGRAFO



Boccia dei pesci rossi. Santorini, 1937.

Fotografia di Herbert List (nato ad Amburgo nel 1903 e morto a Monaco di Baviera nel 1975).

la sua passione per la fotografia nasce durante gli anni '20. Nel 1936 è costretto ad abbandonare la Germania per motivi politici. Riuscirà a tornarci solamente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Nel frattempo vivrà a Londra, luogo in cui trasformerà questa grande passione per la fotografia in un vero e proprio mestiere.
Durante tutto l'arco della sua vita viaggiò tantissimo sia per motivi di lavoro che per interesse personale: Italia, Grecia, Francia, Messico, Caraibi, Spagna, America del Sud.....
Amava la pittura surrealista .
La sua fotografia è stata definita "fotografia metafisica", poichè quello che intendeva fare era "cogliere nella fotografia la magia del fenomeno", estrapolando gli oggetti dal loro contesto consueto per inserirli in un contesto inusuale.

giovedì 4 agosto 2011

ARTAUD

Nelle sere fantastiche che profumano di leggenda
L'innalzamento immenso delle cattedrali d'oro
Solleva i suoi legni che bruciano in lande deserte.

Le vetrate trasparenti dove si dipingono ancora
I brandelli fuggitivi di un giorno scolorito
Lasciano salire dal fondo delle volte oscure
L'irradiamento azzurro delle bellezze mistiche.

La cenere della notte lentamente si accumula
Attorno ai neri portali dove esce il sacro incenso
E i lumi sfavillano nell'ombra dei cori.

La pianura si è annerita per la notte che avanza,
Gli alberi che fissano i suoi profili solenni
Ora sonnecchiano nell'angoscioso silenzio.

Artaud.

BUKOSKI. I GEMELLI.

[...]

esco, stacco un'arancia e le tolgo la buccia lucente;
le cose sono ancora vive: l'erba cresce ch'è un piacere,
il sole fa piovere i suoi raggi tra i giri di un satellite russo,
un cane, sciocco, latra chissà dove, i vicini spiano dietro le tendine,
io qui sono un estraneo, e sono stato (immagino) la pecora nera

[...]

da i gemelli di Charles Bukoski

domenica 31 luglio 2011

SALINAS. LA VOCE A TE DOVUTA.

Sì, al di là della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, più in là, più oltre.

Al di là di te ti cerco.
Non nel tuo specchio
e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, più oltre.

Al di là, ancora, più oltre di me ti cerco. Non sei
ciò che io sento di te.
Non sei
ciò che mi sta palpitando
con sangue mio nelle vene,
e non è me.
Al di là, più oltre ti ti cerco.

E per trovarti, cessare
di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai lontano da tutto,
sull'altra sponda di tutto
- per trovarti -
come fosse morire.

da La voce a te dovuta, Pedro Salinas ( 1891- 1951).

giovedì 28 luglio 2011

GIANNI BERENGO GARDIN

Gran Bretagna, 1977.
FOTOGRAFIA DI GIANNI BERENGO GARDIN (Santa Margherita Ligure, 10 ottobre 1930).

I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER. GOETHE.

"E in fin dei conti non è lo stesso se uno passa il tempo a contar piselli o a contar lenticchie? Tutto al mondo finisce in nulla, e chi si tormenta per le ricchezze, o per gli onori, o per qualunque altro scopo, non è che un pazzo, se lo fa per causa d'altri e senza sua passione o necessità."

I dolori del giovane Werther. Goethe.

lunedì 11 luglio 2011

PESSOA. IL LIBRO DELL'INQUIETUDINE

"ci sono sensazioni che sono dei sonni, che occupano come una nebbia l'intero spazio dell'anima, che non permettono di pensare, che non permettono di agire, che non permettono chiaramente di essere."

Il libro dell'inquietudine. Fernando Pessoa.

HEMINGWAY ERNEST, FIESTA

" .. Ma forse non era vero. Forse man mano che andavi avanti, imparavi realmete qualcosa. Non mi importava cosa fosse il mondo. Volevo soltanto sapere come viverci. Forse, se scoprivi come viverci, imparavi anche che cos'era."

Fiesta. Ernest Hemingway (1899-1961).

WIM WENDERS




FOTOGRAFIE DEL GRANDE WIM WENDERS

domenica 26 giugno 2011

WOOLF, UNA STANZA TUTTA PER SE'

una riflessione sulla letteratura femminile....
Il romanzo si intitola "Una stanza tutta per sè" e l'autrice è Virginia Woolf (1882-1941).

".. In quegli stessi anni, nell'altro estremo dell'Europa, c'era un giovane il quale conviveva liberamente con questa zingara o con quella nobildonna, che andava alla guerra; che senza costrizioni nè censure raccoglieva tutta quella svariata esperienza della vita umana di cui poi si sarebbe così splendidamente avvalso, quando cominciò a scrivere i suoi romanzi. Se Tolstoj fosse stato costretto a vivere in un presbiterio, oppure rinchiuso in una casa con una signora sposata e "tagliato fuori da ciò che si chiama il mondo", per quanto edificante fosse la sua lezione morale, difficilmente avrebbe potuto, pensavo, scrivere Guerra e pace".

Virginia Woolf, "Una stanza tutta per sè".

mercoledì 22 giugno 2011

SE, KIPLING

SE...

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

(Rudyard Kipling)                      

lunedì 20 giugno 2011

SANDER AUGUSTE

Fotografia di Auguste Sander(1876-1964)

DE ANDRE'


"La guerra è dappertutto, Marcondiro'dera
la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?
Ci penseranno gli uomini, le bestie i fiori
i boschi le stagioni con i mille colori."

"Girotondo"
Fabrizio De Andrè

WALDEN, THOREAU

"E' solo avendo un punto fisso e matematico che si può essere saggi, come il marinaio, o lo schiavo fuggiasco che fissa sempre la stella polare; ma ciò è una guida sufficiente per tutta la vita. Potremo non arrivare in porto nel tempo stabilito, ma seguiremo il vero cammino"

"un uomo è ricco in proporzione al numero di cose delle quali può fare a meno"

"Andai nei boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e pernon scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici; se si fosse rivelata meschina, volevo trarne tutta la genuina meschinità, e mostrarne al mondo la bassezza; se invece fosse apparsa sublime, volevo conoscerla con l'esperienza, e poterne dare un vero ragguaglionella mia prossima disgressione."

"Walden"
Thoreau.


lunedì 13 giugno 2011

IL RICHIAMO DELLA FORESTA, LONDON

'Vi è un'estasi che segna la sommità della vita e oltre la quale la vita non può levarsi. E il paradosso dell'esistenza è tale, che quest'estasi viene quando si è più vivi, e si presenta come un come un completo oblio di vivere. Questa estasi, questa felice dimenticanza, aggredisce l'artista, lo trae fuori di sè, avvolto dalle fiamme; aggredisce il soldato, spingendolo folle nella lotta senza quartiere'
'Il richiamo della foresta', London.

MANOLETE FILM

'Non importa quello che fai in un giorno buono, ma quello che fai in uno cattivo'
Manolete

giovedì 9 giugno 2011

ERRI DE LUCA

'Valevo uno, che è il numero assegnato a ogni vita, senza garanzia di conservarlo. Poteva andare a zero tutti i giorni, dovevo guadagnarmi la durata.'
Il giorno prima della felicità, Erri De Luca.

PESSOA FERNANDO, LA POESIA

La poesia

Nella mia mente è sopita una poesia
che esprimerà la mia anima intera.
La sento vaga come il suono e il vento
eppure scolpita in piena chiarezza.

Non ha strofa, verso nè parola.
Non è neppure come la sogno.
E' un mero sentimento, indefinito,
una felice bruma intorno al pensiero.

Giorno e notte nel mio mistero
la sogno, la leggo e riprovo a sillabarla,
e sempre la parola precisa è sul bordo di me stesso
come per librarsi nella sua vaga compiutezza.

So che non sarà mai scritta.
So che non so cosa sia.
Ma sono contento di sognarla,
e una falsa felicità, benchè falsa, è felicità.

Fernando Pessoa

PICASSO

'Che cosa c'è di più pericoloso dell'essere capiti? Tanto più che ciò non esiste. Succede sempre di venire capiti in modo sbagliato. Uno crede di non essere solo, e in realtà lo si è ancora di più'
Picasso.
Donna che piange (1937), Picasso.

mercoledì 8 giugno 2011

SIESTA, JORGE LUIS BORGES

SIESTA

Moltitudini di sole
assediano la casa
e il tempo intimorito si trattiene
di là dalle persiane
verdi come canneti.
Al margine di tutto
troviamo il nostro corpo
come un'inutile postilla
fin quando le campane traboccanti
rovesciano la sera
e umiliato il cielo s'inginocchia
e noi indossiamo previsti paesaggi.

Jorge Luis Borges

ERICH LESSING A KLAGENFURT

Questa fotografia, scattata a Budapest nel 1956 dal fotografo austriaco Erich Lessing, è stata esposta, insieme a molte altre vere e proprie opere d'arte, presso la Stadtgalerie di Klagenfurt in Austria dall'11 marzo al 29 maggio 2011.

LENTAMENTE MUORE, NERUDA

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità."

Pablo Neruda

martedì 7 giugno 2011

TAMARA DE LEMPICKA A ROMA

Dall'11 marzo al 10 luglio 2011, presso il Complesso del Vittoriano a Roma, si tiene la mostra dell'artista polacca del '900, Tamara De Lempicka, che raccoglie ben 80 dei suoi dipinti e 40 dei suoi disegni.
I corpi scultorei delle figure femminili, i colori smaglianti e la possibilità di ammirare l'intero percorso di quest'artista eccezionale dai primi anni Venti alla fine degli anni Cinquanta, rendono quest'evento imperdibile.