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esco, stacco un'arancia e le tolgo la buccia lucente;
le cose sono ancora vive: l'erba cresce ch'è un piacere,
il sole fa piovere i suoi raggi tra i giri di un satellite russo,
un cane, sciocco, latra chissà dove, i vicini spiano dietro le tendine,
io qui sono un estraneo, e sono stato (immagino) la pecora nera
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da i gemelli di Charles Bukoski
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